La spianatoia per impastare
Per fare un’ottima pasta fresca è necessario avere la “spianatoia”, asse di legno – di faggio o betulla – che funge da base per ogni preparazione. Sulla spianatoia è importante il listello frontale che serve a fissarla sul bordo del tavolo per bloccarne lo scivolamento.
Si può anche optare per il fai da te e comprare un asse di legno qualunque, ad esclusione di castagno e rovere, poiché il tannino che contengono andrebbe a compromettere l’impasto. Bisogna anche scegliere un legno non trattato, privo quindi di qualunque traccia di prodotto sintetico.
Per comprare una spianatoia in legno è consigliato andare nei mercati di paese in cui solitamente non mancano questi strumenti. Ultimamente, vista la diffusione dell’arte della pasta fresca, è possibile trovarla in tutti i negozi di casalinghi e articoli per la casa.
Come pulire la spianatoia di legno
Una volta acquistata la spianatoia in legno, non bisogna dimenticare di seguire questa procedura. Al primo utilizzo bisogna passare l’asse con un olio alimentare, per renderlo così impermeabile. Una volta terminato di impastare e di utilizzarla, bisogna pulirla per bene. Diciamo subito che non si deve assolutamente usare il detersivo per pulire la superficie della spianatoia. Il legno, infatti, è un materiale poroso e lo assorbirebbe, andando a contaminare la sfoglia e tutte le preparazioni.
La pulizia della spianatoia è molto semplice: per detergerla si passa semplicemente un panno umido, aiutandosi con qualcosa di affilato per rimuovere eventuali rimanenze di pasta: la spatola tagliapasta è perfetta. In caso si voglia procedere a una pulizia più profonda, come detto non bisogna mai utilizzare il detersivo, ma pulire l’asse con una miscela di limone e bicarbonato. Basta unire questi due elementi e formare una crema densa, strofinarla sull’asse e rimuoverla con un panno umido.
Nella cucina moderna e soprattutto aperta al pubblico si utilizza una spianatoia in acciaio inox, sia per i suoi vantaggi in termini di durabilità e pulizia, che soprattutto per un discorso legato all’HACCP, per il quale è proibito l’utilizzo del legno.